Mi piace il concetto di "innovazione low cost": semplici ma efficaci innovazioni di prodotto o di processo che possono tornare utili in azienda o in un ente pubblico per migliorare l'efficienza mantenendo attenzione all'economicità degli investimenti.
Da informatico il primo pensiero va istintivamente al potenziale di quei software liberi o open source disponibili a tutti con un costo di licenza nullo.
Il vantaggio di prodotti di questo tipo non è solamente e puramente economico, ma spesso attiene anche a particolari caratteristiche tecniche (es. interoperabilità, manutenibilità, uso di standard aperti).
Chi mi conosce sa bene che non ho mai fatto della promozione dell'Open Source una crociata contro il software proprietario.
Come i miei studenti spero ricordino, la scelta tra open source e software licenziato non può limitarsi al confronto del costo di acquisto, ma deve essere basata su un analisi attenta del TCO (Total Cost of Ownership).
Qual è infatti il costo complessivo in azienda dell'adozione di software “open source” ?
Non si può a priori dire che il software Open Source sia migliore del software proprietario, nè tanto meno si può dire il contrario.
Prendiamo il caso di OpenOffice: la sua adozione consente senza dubbio di risparmiare subito qualche centinaio di euro rispetto ai corrispondenti software proprietari (nel caso, Microsoft Office) ma rischia di generare un costo molto molto elevato in termini di efficienza e produttività se gli operatori non hanno una preparazione adeguata.
L’argomento è complesso e magari ne riparleremo.
Le posizioni integraliste (open source o...morte, Microsoft è il diavolo ecc ecc.) non mi appartengono, anzi le trovo abbastanza miopi, stucchevoli e fini a se stesse.
Di più: sono convinto che molto spesso queste posizioni al limite del folklore, che sento ancora ripetere, hanno fatto più male che bene alla diffusione seria del software aperto.
Ciononostante, in tempi di crisi, il software aperto rimane un'alternativa quantomeno da valutare e da prendere in considerazione per migliorare la propria efficienza e produttività in maniera "low cost".